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Povera scuola..povera istruzione

Ultimo Aggiornamento: 19/09/2013 09:25
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Città: UDINE
Età: 54
Sesso: Maschile
19/09/2013 09:25

è lo Stato che dovrebbe farsi carico..
Esplora il significato del termine: Quattro scuole su dieci hanno uno stato di manutenzione insufficiente: lo rivela l’XI rapporto sulla salute degli edifici scolastici di Cittadinanzattiva, che verrà presentato alla Camera dei deputati con il sottosegretario all’Istruzione Marco Rossi Doria e il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli. Come ogni anno, il rapporto prende in esame la sicurezza, la qualità ma anche l’accessibilità di una fetta (quest’anno sono 165) di scuole italiane, stilando una classifica dei “buoni” e dei “cattivi”.
Quest’anno in fondo alla graduatoria ci sono due scuole di Roma, la Secondaria dell’Istituto comprensivo Piazza Sauli ex Vivaldi e l’Istituto comprensivo Borgoncini Duca - plesso Manetti, con un punteggio di 58/100 (insufficiente) e il Liceo Scientifico di Manciano (Grosseto) con 59/100. Caso critico anche la scuola materna dell’istituto comprensivo Porto Romano plesso Coni Zugna di Fiumicino: nella stanza accanto ad un’aula dove giocano i bambini ci sono dei cassoni in amianto. Mentre le scuole lombarde prese in esame si piazzano tutte abbastanza bene, con un punteggio compreso tra 80 e 100 : la primaria L.Guerra di Bagnolo San Vito (MN) ottiene addirittura un 93, la primaria Giovanni XXIII dell’istituto comprensivo G.Camozzi di Bergamo un 88, la scuola dell’infanzia di Cene dell’istituto comprensivo Gazzaniga, sempre in provincia di Bergamo, un 87, la scuola dell’infanzia Monterssori di Mantova merita un 86. Molte le scuole bergamasche che ottengono buoni risultati e che quindi dimostrano di superare l’esame per la vivibilità: l’istituto David M.Turoldo di Zogno (86), la primaria Ghilardini di Gazzaniga (84), l’istituto comprensivo Aldo Moro di Seriate (83), la scuola dell’infanzia e la primaria Gazzaniga di Gazzaniga (sempre 83), la primaria Fratelli Bulandi di Albano (81), la secondaria G.Solari di Albino (80) e la Monterosso di Bergamo (79).

Mentre la maglia nera delle milanesi se la merita la scuola primaria L.Manara, in via Marx 2: oltre a non avere né il certificato di agibilità statica né quello di agibilità igienico-sanitaria né quello di prevenzione incendi, ha diverse pecche sul fronte dell’accessibilità. Pur avendo alunni con diverse disabilità, mancano tutte le strutture necessarie per accoglierli, come banchi e bagni adeguati o sistemi di sicurezza idonei. Al punto che solo grazie alla campagna “assente ingiustificato”, lanciata proprio da Cittadinanza attiva e UILDM, l’anno prossimo sarà presente un tavolo da lavoro per un alunno con grave disabilità.

Quando le scuole non ce la fanno, arrivano le famiglie. Sono 390 i milioni erogati da genitori e parenti degli alunni per sopperire alle mancanze strutturali delle nostre scuole e decine e decine i casi in cui la società civile si è data da fare per restituire dignità alle aule deturpate da tempo e usura.

A luglio alcuni genitori della scuola elementare Rosmini di Milano e un gruppo di detenuti si sono improvvisati imbianchini per tinteggiare le pareti dell’istituto di via Diaz, a Bollate. Alla scuola elementare Pisacane di Roma, a Tor Pignattara, l’associazione dei genitori non si è limitata a sollecitare l’intervento del Comune per i lavori, ma si è attivata nell’ottica di “partecipazione ad un bene comune”: pareti ritinteggiate e doposcuola per i bambini stranieri, tanto per cominciare. Anche a Palermo, i genitori della scuola materna Cesare Abba hanno raccolto fondi per l’acquisto di materiali per stuccare, scartavetrare e tinteggiare le pareti delle classi sporche e maleodoranti. Poi, visto che “gli enti locali non hanno i soldi per la manutenzione”, si sono rimboccati le maniche e messi al lavoro.

A Sanremo, nel mese di maggio, i genitori dei bambini della scuola san Pietro, dopo quattro anni di autotassazione e lavori , sono riusciti a creare 100 mq di campo giochi ricavati da un’area abbandonata, che hanno donato alla scuola affinché possano giocarvi i loro bambini ma, soprattutto, quelli che verranno. I genitori della Scuola primaria “De Amicis” di Stradella, che in passato avevano risistemato l’aula del teatro, hanno messo mano anche all’atrio dell’edificio scolastico, stuccandolo e poi verniciandolo di azzurro. L’opera è stata completata dai bambini che hanno decorato le pareti con un grande murales. “Se la scuola cade a pezzi, datti da fare”: è lo slogan degli studenti del Liceo Scientifico Marconi, il più grande di Parma, che hanno deciso di ritinteggiare le 20 aule e i due piani dell’Istituto con la vernice in parte regalata dalla scuola e in parte acquistata con i propri soldi. Hanno ritinteggiato tutto di verde, a suon di musica.

Il giardino della scuola è ridotto ad una discarica? Un papà giardiniere, supportato da operai genitori dotati di buona volontà, a Maddaloni (in provincia di Caserta), la scorsa primavera ha ripulito e rimesso a nuovo il parco giochi della scuola primaria Don Lorenzo Milani, stanco com’er adi aspettare un intervento del Comune che non arrivava mai. A Cremona, sono stati i volontari degli Alpini a ritinteggiare la scuola elementare Capra Plasio, imbrattata con scritte anarchiche e no Tav. A Trecase, in provincia di Napoli, a febbraio è stato un agguerrito gruppo di mamme (e qualche papà) a sistemare l’istituto comprensivo Sancia D’Angiò, armato di pennelli, stucco, colore, scope. Nella scuola primaria di via Vespri Siciliani a Milano gli studenti hanno tinteggiato la palestra, costruito oggetti di legni e piantato fiori nelle aiuole. L’iniziativa è partita dall’associazione Edibrico, con il sostegno di alcune aziende che hanno messo a disposizione gratuitamente attrezzi e materiali. E c’è chi usa persino le vacanze per rifare il look alle classi: è successo a Roma, dove il XVIIIMunicipio, insieme ai genitori, ha dato il via ad una vasta opera di ripulitura della Scuola “Clementina Perone” in Via Cardinal Caprara. Approfittando della chiusura della scuola per le festività natalizie genitori volontari e operatori specializzati hanno effettuato potatura e pulizia nei cortili esterni, nell’area giochi e nel campo sportivo, rinforzando anche parte della recinzione esterna. Come dire: quando c’è la volontà, la collaborazione pubblico privato supera tutti gli ostacoli e funziona.Quattro scuole su dieci hanno uno stato di manutenzione insufficiente: lo rivela l’XI rapporto sulla salute degli edifici scolastici di Cittadinanzattiva, che verrà presentato alla Camera dei deputati con il sottosegretario all’Istruzione Marco Rossi Doria e il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli. Come ogni anno, il rapporto prende in esame la sicurezza, la qualità ma anche l’accessibilità di una fetta (quest’anno sono 165) di scuole italiane, stilando una classifica dei “buoni” e dei “cattivi”.
Quest’anno in fondo alla graduatoria ci sono due scuole di Roma, la Secondaria dell’Istituto comprensivo Piazza Sauli ex Vivaldi e l’Istituto comprensivo Borgoncini Duca - plesso Manetti, con un punteggio di 58/100 (insufficiente) e il Liceo Scientifico di Manciano (Grosseto) con 59/100. Caso critico anche la scuola materna dell’istituto comprensivo Porto Romano plesso Coni Zugna di Fiumicino: nella stanza accanto ad un’aula dove giocano i bambini ci sono dei cassoni in amianto. Mentre le scuole lombarde prese in esame si piazzano tutte abbastanza bene, con un punteggio compreso tra 80 e 100 : la primaria L.Guerra di Bagnolo San Vito (MN) ottiene addirittura un 93, la primaria Giovanni XXIII dell’istituto comprensivo G.Camozzi di Bergamo un 88, la scuola dell’infanzia di Cene dell’istituto comprensivo Gazzaniga, sempre in provincia di Bergamo, un 87, la scuola dell’infanzia Monterssori di Mantova merita un 86. Molte le scuole bergamasche che ottengono buoni risultati e che quindi dimostrano di superare l’esame per la vivibilità: l’istituto David M.Turoldo di Zogno (86), la primaria Ghilardini di Gazzaniga (84), l’istituto comprensivo Aldo Moro di Seriate (83), la scuola dell’infanzia e la primaria Gazzaniga di Gazzaniga (sempre 83), la primaria Fratelli Bulandi di Albano (81), la secondaria G.Solari di Albino (80) e la Monterosso di Bergamo (79).

Mentre la maglia nera delle milanesi se la merita la scuola primaria L.Manara, in via Marx 2: oltre a non avere né il certificato di agibilità statica né quello di agibilità igienico-sanitaria né quello di prevenzione incendi, ha diverse pecche sul fronte dell’accessibilità. Pur avendo alunni con diverse disabilità, mancano tutte le strutture necessarie per accoglierli, come banchi e bagni adeguati o sistemi di sicurezza idonei. Al punto che solo grazie alla campagna “assente ingiustificato”, lanciata proprio da Cittadinanza attiva e UILDM, l’anno prossimo sarà presente un tavolo da lavoro per un alunno con grave disabilità.

Quando le scuole non ce la fanno, arrivano le famiglie. Sono 390 i milioni erogati da genitori e parenti degli alunni per sopperire alle mancanze strutturali delle nostre scuole e decine e decine i casi in cui la società civile si è data da fare per restituire dignità alle aule deturpate da tempo e usura.

A luglio alcuni genitori della scuola elementare Rosmini di Milano e un gruppo di detenuti si sono improvvisati imbianchini per tinteggiare le pareti dell’istituto di via Diaz, a Bollate. Alla scuola elementare Pisacane di Roma, a Tor Pignattara, l’associazione dei genitori non si è limitata a sollecitare l’intervento del Comune per i lavori, ma si è attivata nell’ottica di “partecipazione ad un bene comune”: pareti ritinteggiate e doposcuola per i bambini stranieri, tanto per cominciare. Anche a Palermo, i genitori della scuola materna Cesare Abba hanno raccolto fondi per l’acquisto di materiali per stuccare, scartavetrare e tinteggiare le pareti delle classi sporche e maleodoranti. Poi, visto che “gli enti locali non hanno i soldi per la manutenzione”, si sono rimboccati le maniche e messi al lavoro.

A Sanremo, nel mese di maggio, i genitori dei bambini della scuola san Pietro, dopo quattro anni di autotassazione e lavori , sono riusciti a creare 100 mq di campo giochi ricavati da un’area abbandonata, che hanno donato alla scuola affinché possano giocarvi i loro bambini ma, soprattutto, quelli che verranno. I genitori della Scuola primaria “De Amicis” di Stradella, che in passato avevano risistemato l’aula del teatro, hanno messo mano anche all’atrio dell’edificio scolastico, stuccandolo e poi verniciandolo di azzurro. L’opera è stata completata dai bambini che hanno decorato le pareti con un grande murales. “Se la scuola cade a pezzi, datti da fare”: è lo slogan degli studenti del Liceo Scientifico Marconi, il più grande di Parma, che hanno deciso di ritinteggiare le 20 aule e i due piani dell’Istituto con la vernice in parte regalata dalla scuola e in parte acquistata con i propri soldi. Hanno ritinteggiato tutto di verde, a suon di musica.

Il giardino della scuola è ridotto ad una discarica? Un papà giardiniere, supportato da operai genitori dotati di buona volontà, a Maddaloni (in provincia di Caserta), la scorsa primavera ha ripulito e rimesso a nuovo il parco giochi della scuola primaria Don Lorenzo Milani, stanco com’era di aspettare un intervento del Comune che non arrivava mai. A Cremona, sono stati i volontari degli Alpini a ritinteggiare la scuola elementare Capra Plasio, imbrattata con scritte anarchiche e no Tav. A Trecase, in provincia di Napoli, a febbraio è stato un agguerrito gruppo di mamme (e qualche papà) a sistemare l’istituto comprensivo Sancia D’Angiò, armato di pennelli, stucco, colore, scope. Nella scuola primaria di via Vespri Siciliani a Milano gli studenti hanno tinteggiato la palestra, costruito oggetti di legni e piantato fiori nelle aiuole. L’iniziativa è partita dall’associazione Edibrico, con il sostegno di alcune aziende che hanno messo a disposizione gratuitamente attrezzi e materiali. E c’è chi usa persino le vacanze per rifare il look alle classi: è successo a Roma, dove il XVIII Municipio, insieme ai genitori, ha dato il via ad una vasta opera di ripulitura della Scuola “Clementina Perone” in Via Cardinal Caprara. Approfittando della chiusura della scuola per le festività natalizie genitori volontari e operatori specializzati hanno effettuato potatura e pulizia nei cortili esterni, nell’area giochi e nel campo sportivo, rinforzando anche parte della recinzione esterna. Come dire: quando c’è la volontà, la collaborazione pubblico privato supera tutti gli ostacoli e funziona.

fonte Corriere della sera
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