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Povera scuola..povera istruzione

Ultimo Aggiornamento: 19/09/2013 09:25
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Città: UDINE
Età: 49
Sesso: Femminile
19/09/2013 00:30

fonte: quotidiano.net
Roma, 18 settembre 2013 - Lesioni strutturali in una scuola su sette, distacchi di intonaco in una su cinque e, nel corso dell’ultimo anno scolastico, ben 29 tragedie sfiorate a causa di crolli di diversa entità nelle scuole. E’ la fotografia scattata dall’XI Rapporto su sicurezza, qualità e comfort degli edifici scolastici, presentato oggi a Roma e realizzato da Cittadinanzattiva, in collaborazione con la Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare (Uildm)

Dall’indagine che ha interessato 165 scuole di 18 regioni emerge che se migliorano i dati sul possesso delle certificazioni, peggiora invece lo stato di manutenzione delle scuole che nel 39% dei casi è del tutto inadeguato, così come la qualità di vita all’interno degli ambienti scolastici, interessati più che in passato, forse anche per via dell’ultima annata particolarmente piovosa, da muffe, infiltrazioni e segni di umidità che colpiscono un’aula su cinque. Un terzo delle scuole, infine, ha subito atti di vandalismo. Gran parte delle scuole sembrerebbe priva di barriere architettoniche, ma in realtà l’accessibilità si ferma spesso al solo ingresso, oltre troviamo aule in un caso su quattro inaccessibili a studenti in carrozzina e prive di arredi e attrezzature didattiche destinati a loro. Una grossa mano alla scuola italiana l’hanno data mamme e papà: nell’ultimo anno dalle famiglie sono arrivati circa 390 milioni di euro, sotto forma di contributo volontario o donazione di materiali e beni.

Il Governo ha appena stanziato 450 mln per l’edilizia scolastica, ma ne servirebbero assai di più per non far scattare, ogni volta che suona la campanella d’inizio anno, l’allarme sicurezza.

DALL’AMIANTO DI FIUMICINO AI PANNELLI SOLARI DI LICATA - Il miglior punteggio (94/100) se lo aggiudicano a pari merito il liceo classico Socrate di Bari e la Scuola dell’Infanzia Don Bronzini di S. Lorenzo in Banale (Trento); in fondo alla classifica si piazzano due scuole romane (la Secondaria dell’Istituto comprensivo Piazza Sauli e l’Istituto comprensivo Borgoncini Duca, plesso Manetti) e il Liceo Scientifico di Manciano (Grosseto). Ma le situazioni sono le più disparate: si va dall’Istituto comprensivo Porto Romano, plesso Coni Zugna, di Fiumicino con presenza di amianto e ancora nessuna azione di bonifica in atto, alla Primaria Dino Liotta di Licata appena ristrutturata, con pannelli solari, aria ionizzata e finestre oscuranti.

FACCIATA LESIONATA IN 1 SCUOLA SU 7 - In una scuola su sette ci sono lesioni strutturali evidenti, presenti per lo più sulla facciata esterna dell’edificio; il 20% delle aule presenta distacchi di intonaco; muffe, infiltrazioni e umidità sono stati rilevati in quasi un terzo dei bagni (31%) e in una aula e palestra su quattro. Il 39% delle scuole presenta uno stato di manutenzione del tutto inadeguato (lo scorso anno era il 21%) anche se il 44% possiede il certificato di agibilità statica, il 38% quello di agibilità igienico sanitaria e il 37% quello di prevenzione incendi. Barriere architettoniche (13%) e pavimenti sconnessi (12%) ostacolano la vita agli studenti con disabilità mentre temperature e aerazione non sono adeguate nella gran parte delle aule visto che il 51% di esse è senza tapparelle o persiane e il 28% ha le finestre rotte. Da registrare anche il fenomeno “sovraffollamento”: 1 classe su 5 del campione ha piu’ di 25 alunni e sono state individuate 47 classi fuorilegge.

IN AULA NON C’E’ SPAZIO PER CARROZZINA DISABILI - Una bella fetta delle scuole monitorate (64%) ha posti auto per disabili nel cortile, ma poi ci sono scalini all’ingresso del 27% delle scuole, ascensore assente nel 35% degli edifici, barriere architettoniche nel 19% dei laboratori, nel 18% delle palestre, nel 13% delle aule. Nel 23% delle scuole non esistono bagni per disabili e il 26% del campione di scuole, nella gran parte delle aule, non ha sufficiente spazio per la presenza di una carrozzina. In una scuola su 4, sarebbe poi un problema gestire l’evacuazione dall’edificio degli studenti con disabilita’ motoria in caso di emergenza.

AI BAGNI IL PRIMATO DELLA SPORCIZIA - Le palestre, quando ci sono (il 28% delle scuole non ce l’ha), sono l’ambiente più impolverato della scuola. Non solo. Spesso presentano distacchi di intonaco (19% dei casi), muffe e infiltrazioni (24%), barriere architettoniche (18%), fonti di pericolo (23%). Nell’8% dei casi non hanno alcun tipo di attrezzatura e quasi una su due (44%) è priva di cassetta di pronto soccorso. Ai bagni invece va il triste primato di ambiente più sporco: privi di sapone nel 41% dei casi, di asciugamano nel 53%, di carta igienica nel 50%.

Sul versante del benessere alimentare, nel 65% delle scuole ci sono i distributori automatici di bevande e nel 32% quelli di snack. Soltanto in 6 scuole sono stati rilevati i distributori di prodotti naturali o freschi, come yogurt e frutta
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Maestra Enza
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